Quali documenti servono per ottenere il bonus infissi? Tutto quello che devi preparare per ottenere le detrazioni nel 2025 e nel 2026 senza brutte sorprese.
Cambiare gli infissi approfittando dei bonus fiscali conviene, ma solo se hai tutti i documenti in regola. In questa guida aggiornata ti spieghiamo quali carte servono nel 2025, cosa aspettarti nel 2026 e come evitare gli errori più comuni.
Tutti i documenti da preparare per accedere ai bonus infissi: permessi, moduli e requisiti tecnici
Per usufruire delle agevolazioni fiscali per la sostituzione delle finestre, non basta fare i lavori: serve avere tutta la documentazione corretta, aggiornata e coerente con i requisiti tecnici richiesti.
La normativa vigente distingue chiaramente i documenti necessari in base al tipo di bonus (ristrutturazione, Ecobonus, Superbonus nei casi ancora ammessi), alla tipologia di immobile (prima o seconda casa) e alla presenza o meno di pratiche edilizie come la CILA o la CILAS.
Nel 2025 la situazione è ancora gestibile, ma dal 2026 alcune semplificazioni potrebbero scomparire e gli adempimenti aumentare. Prepararsi in anticipo, quindi, non è solo prudente: è essenziale per non perdere i benefici fiscali.
Vediamo allora quali documenti sono richiesti, bonus per bonus, e cosa aspettarci dall’anno prossimo.
Bonus ristrutturazione: quali documenti servono per ottenere la detrazione infissi
Il Bonus ristrutturazione 50% è tra le agevolazioni più utilizzate per cambiare gli infissi, anche senza una ristrutturazione edilizia complessa. Ma per poterlo richiedere è indispensabile presentare una serie di documenti ben precisi, sia in fase di avvio lavori che nella successiva dichiarazione dei redditi.
Ecco cosa serve nel 2025 per ottenere il bonus:
- Fattura intestata al beneficiario con descrizione chiara dell’intervento di sostituzione infissi.
- Prova del pagamento tramite bonifico parlante, con causale che riporti: riferimento normativo (art. 16-bis DPR 917/86), codice fiscale del beneficiario, P.IVA o CF dell’impresa esecutrice.
- Eventuale pratica edilizia (CILA o SCIA), obbligatoria se l’intervento rientra nella manutenzione straordinaria. Se non richiesta, va comunque specificato nella documentazione.
- Dichiarazione di conformità dei prodotti e degli interventi, rilasciata dall’impresa installatrice.
- Schede tecniche degli infissi installati, per dimostrare che migliorano l’efficienza energetica dell’abitazione.
- Ricevute e permessi comunali, se richiesti.
- Modello 730 o Redditi PF in cui indicare la detrazione e conservare tutta la documentazione per almeno 10 anni.
Assicurati di conservare i documenti per la detrazione infissi, compresa la fattura con IVA agevolata, i dati catastali e il bonifico parlante. Evitare errori in questa fase è fondamentale per non compromettere le detrazioni fiscali infissi 2026.
Cosa cambia nel 2026?
Al momento, non sono previste modifiche ufficiali al Bonus ristrutturazione nel 2026, ma i margini di fruizione potrebbero ridursi nel tempo. La tendenza normativa è verso una semplificazione e accorpamento dei bonus edilizi, con possibili nuove regole su limiti di spesa e requisiti tecnici.
Ecobonus infissi: quali documenti servono per ottenere la detrazione nel 2025 e cosa sapere per il 2026
Nel 2025 è ancora possibile usufruire dell’Ecobonus per la sostituzione degli infissi, a patto che l’intervento comporti un miglioramento dell’efficienza energetica dell’immobile e che vengano rispettati requisiti ben precisi.
Per richiedere la detrazione è indispensabile presentare una documentazione completa e accurata:
- Fattura intestata al beneficiario, con una descrizione chiara dell’intervento eseguito.
- Bonifico parlante, con causale specifica per l’Ecobonus (art. 14 D.L. 63/2013), codice fiscale del beneficiario e partita IVA o codice fiscale dell’impresa esecutrice.
- Schede tecniche degli infissi installati, che attestino le prestazioni energetiche e la conformità ai requisiti richiesti.
- Dichiarazione di conformità degli interventi rilasciata dalla ditta installatrice.
- Trasmissione della pratica ENEA, obbligatoria entro 90 giorni dalla fine dei lavori, con tutti i dati tecnici richiesti.
- Certificazione impianto di riscaldamento funzionante nell’immobile oggetto dell’intervento. È un requisito indispensabile per accedere all’Ecobonus, anche se si tratta di una seconda casa.
- Eventuale asseverazione tecnica, necessaria solo in alcuni casi, ma comunque consigliata per attestare la congruità delle spese.
- Documentazione catastale e permessi comunali, se richiesti per l’intervento.
E nel 2026?
Ad oggi non sono ancora state definite variazioni ufficiali per l’Ecobonus nel 2026, ma è probabile un’ulteriore riduzione dell’intensità degli incentivi o un accorpamento sotto una futura “detrazione unica”.
Superbonus infissi: quando è ancora valido e quali documenti servono nel 2025–2026
Chiariamo subito un punto fondamentale: nel 2026 il Superbonus non sarà più attivo nella sua forma ordinaria. L’unica eccezione ufficiale riguarda gli interventi edilizi nelle aree colpite dal sisma del Centro Italia (2016), per i quali è stata confermata una proroga al 31 dicembre 2026. In tutti gli altri casi, il Superbonus si è di fatto concluso, con una progressiva riduzione dell’aliquota già nel 2024–2025.
Se rientri tra coloro che possono ancora usufruirne (perché hai un cantiere attivo nelle zone terremotate, con documentazione già avviata), ecco quali documenti servono per accedere al Superbonus includendo la sostituzione degli infissi:
- Asseverazione del tecnico abilitato (APE ante e post-intervento). Per dimostrare il salto di almeno due classi energetiche dell’edificio, come richiesto dalla normativa. L’APE deve essere redatta da un professionista iscritto all’albo.
- Fatture intestate al beneficiario della detrazione, che indichino chiaramente gli interventi effettuati, compresa la sostituzione degli infissi.
- Bonifico parlante. Il pagamento deve essere effettuato con bonifico parlante per detrazioni fiscali, indicando: la causale con riferimento normativo, il codice fiscale del beneficiario e la partita IVA o CF dell’impresa esecutrice
- Visto di conformità. Rilasciato da un commercialista o CAF abilitato, attesta la presenza e correttezza della documentazione necessaria per l’accesso all’incentivo.
- Schede tecniche e marcatura CE dei nuovi infissi, a dimostrazione delle prestazioni energetiche migliorative.
- Pratica ENEA, da trasmettere entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
- Eventuali permessi edilizi (CILA-S o SCIA). A seconda della tipologia dell’intervento. L’omessa presentazione può compromettere l’accesso al beneficio.
Nel 2025, salvo nuovi interventi legislativi, il Superbonus è già attivo solo per i cantieri ammessi in precedenza e con aliquota ridotta (intorno al 65%). Nel 2026, come detto, potrà essere utilizzato solo per immobili situati nelle aree sismiche indicate, e a condizione che tutte le pratiche siano state avviate nei termini previsti dalla legge.
Cosa succede se mancano dei documenti o ci sono errori?
Anche se i bonus infissi rappresentano un’opportunità interessante, la parte burocratica non può essere sottovalutata. Errori nella documentazione o omissioni possono compromettere l’accesso alla detrazione e, nei casi peggiori, comportare sanzioni o l’obbligo di restituire l’importo ricevuto.
Ecco i problemi più frequenti da evitare:
- Fattura non parlante o incompleta. Se nella fattura non sono specificati chiaramente i lavori relativi agli infissi o manca l’intestazione al beneficiario, la spesa non è detraibile.
- Bonifico ordinario anziché parlante. Un errore molto comune: solo il bonifico parlante consente di accedere al bonus, poiché contiene le informazioni fiscali necessarie.
- Schede tecniche assenti o non conformi. I prodotti installati devono avere caratteristiche prestazionali migliorative e deve esserci una documentazione tecnica che lo attesti.
- Mancata trasmissione all’ENEA (se prevista). Nel caso dell’Ecobonus o del Bonus ristrutturazione con miglioramento energetico, la comunicazione all’ENEA è obbligatoria.
- Assenza di permessi edilizi quando necessari. Anche se in molti casi non servono, ci sono situazioni (es. modifica delle dimensioni delle aperture) in cui CILA o SCIA diventano obbligatorie. La loro mancanza può invalidare l’agevolazione.
Per questo motivo è fondamentale affidarsi a professionisti aggiornati e competenti, sia per l’installazione che per la gestione della pratica fiscale. Il team Mark For You Home ti guida assicurandosi che ogni documento sia corretto, completo e conforme alle normative in vigore.
Per quanto tempo conservare i documenti per i bonus infissi?
Richiedere un bonus fiscale per la sostituzione degli infissi non significa solo presentare i documenti corretti, ma anche conservarli con attenzione. La normativa prevede infatti l’obbligo di custodire tutta la documentazione per almeno 10 anni dalla data della dichiarazione dei redditi in cui è stata inserita la detrazione.
Perché è importante conservare i documenti?
L’Agenzia delle Entrate può effettuare controlli anche a distanza di anni, e in assenza della documentazione richiesta può revocare il beneficio fiscale, richiedendo la restituzione della detrazione con sanzioni e interessi. Non è raro che le verifiche avvengano molto tempo dopo la fine dei lavori.
Quali documenti vanno conservati?
- Fatture dettagliate e intestate al beneficiario
- Bonifici parlanti con causale corretta
- Dichiarazioni di conformità degli infissi e dell’installazione
- Schede tecniche dei prodotti
- Documentazione edilizia (CILA/SCIA, se presenti)
- Ricevute di invio all’ENEA, se previsto
- Modello 730 o Redditi PF con la quota di detrazione indicata
Conservazione cartacea o digitale?
È possibile conservare i documenti in formato digitale, purché siano leggibili, integri e facilmente reperibili. In caso di controllo, sarà necessario esibirli tempestivamente. Per questo, è consigliabile archiviare una copia cartacea in luogo sicuro e creare anche un backup digitale in cloud o su un hard disk esterno.
Vuoi evitare errori e conservare tutto nel modo corretto?
Ti aiutiamo a gestire la documentazione necessaria per accedere al bonus infissi in tutta sicurezza. Contattaci e ti guideremo passo dopo passo.